IL BLOG DI RISCOSSA CRISTIANA

IL CECCHINO - 9

Chi se ne frega?


di Autore Ignoto


Mai perdere stile ed eleganza
Lo scontro politico si sta facendo sempre più incandescente. Al Capo dello Stato che richiama alle sue “prerogative” (quelle che tutti sappiamo: le Camere le scioglie lui, il Presidente del Consiglio lo nomina lui), Loris Verdini, coordinatore del PdL, ribatte con un bel “chi se ne frega”, salvo poi precisare che s tratta di un “chi se ne frega” politico, perché anche i partiti hanno le loro prerogative e Verdini sostiene che un Presidente della Repubblica non può mandare a casa chi ha vinto le elezioni, dando in mano il Governo a chi le ha perse.

Ora, Verdini nella sostanza ha mille volte ragione, ma, suvvia, ci vuole anche un po’ di rispetto delle forme. Non ci si rivolge al Presidente della Repubblica con un “chi se ne frega”. Oltretutto, nonostante la grande distanza politica che ci separa, non possiamo negare che Napolitano ha un tratto e un comportamento molto signorili.

Insomma, a certi livelli istituzionali la forma è anche sostanza, e quindi bacchettiamo Verdini per l’infelice espressione. Per contro, risulta da fonti ben informate che quando nel febbraio dello scorso anno fu presentato a Napolitano il decreto legge che avrebbe salvato la vita a Eluana Englaro, e che lui si rifiutò di firmare, ai suoi consiglieri che gli dicevano: “Eccellenza, c’è di mezzo la vita di una persona!”, il Presidente non abbia ribattuto con espressioni volgari come “chi se ne frega”. Ha, con compostezza e signorilità, rifiutato la firma.
Il 9 febbraio 2009 Eluana Englaro moriva, per fame e per sete. Ma per fortuna tutte le forme erano salve e nessuno si era abbandonato a volgarità o parolacce

Siamo fortunati. Il mitico Colle ci tutela


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