IL BLOG DI RISCOSSA CRISTIANA

RASSEGNA STAMPA - 7

dall’Italia, dal Mondo       8 novembre 2010


a cura di Rita Bettaglio



LA NUOVA RIVOLUZIONE SESSUALE

Quattro giovani sorridenti campeggiano nella homepage di un sito educativo statunitense. Fin qui nulla di strano se non fosse per il titolo del sito stesso e la causa per cui si spende.
Il sito si chiama infatti www.chastity.com , sottotitolo “the new sexual revolution is here”.
Dio benedica questi americani che avranno anche tanti difetti ma non mancano davvero d'iniziativa e d'entusiasmo.
Appena sotto l'annuncio della nuova rivoluzione alla portata di tutti, svetta la frase di San Josemaria
“Quando ti sarai deciso con fermezza a condurre una vita limpida, per te la castità non sarà un peso: sarà una corona trionfale”, tratta da Cammino, n.123.
Chastity si propone di aiutare i giovani a scegliere e vivere la castità come vera libertà della persona. A questo scopo è sorto il Pure Love Club che viene definito “an international army of teens and young adults who promote the virtue of chastity”, un esercito internazionale di teen-agers e giovani adulti che promuovono la virtù della castità. Un esercito per combattere 'la buona battaglia'.

E mentre preghiamo per il successo della lodevole iniziativa, dobbiamo registrare che, sebbene in misura assai minore rispetto all'amministrazione Bush, anche Obama, nell'ultimo piano sanitario, ha assegnato più di 9,3 milioni di dollari di finanziamento per 12 programmi basati sulla prevenzione attraverso l’astinenza.



MILANO: STAZIONE CENTRALE INTITOLATA A MADRE CABRINI
“Alla santa Francesca Cabrini, nominata da Pio XII patrona degli emigranti, nata a Sant'Angelo Lodigiano nel 1850, maestra a Codogno fattasi suora e in vita viaggiatrice indomita, verrà dedicata la stazione Centrale durante la cerimonia di inaugurazione ufficiale, il 13 novembre, a conclusione dei lavori di restauro”. Questo recita con malcelato disagio La Repubblica del 31 ottobre 2010, edizione di Milano.
Il 13 novembre è il giorno fissato dalla Chiesa per la festa liturgica di Madre Cabrini e quest'anno ricorrerà il 72° anniversario della beatificazione della santa lodigiana da parte di S.S. Pio XI. Non è certo una data a caso quella scelta per la cerimonia milanese.
La santa, fondatrice della Congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù nel 1880, avrebbe desiderato essere missionaria in Cina. La Provvidenza aveva disposto diversamente. Leone XIII,  conscio della drammatica situazione dei numerosissimi emigrati italiani negli Stati Uniti, la incaricò di prendersene cura. Lo stesso Pontefice, inviandola negli USA, ebbe a dirle: “Non a Oriente, Cabrini, ma all’Occidente. L’Istituto è ancora giovane. Ha bisogno di mezzi. Andate negli Stati Uniti, ne troverete. E con essi un grande campo di lavoro. La vostra Cina sono gli Stati Uniti, vi sono tanti italiani emigrati che hanno bisogno di assistenza”.
Per gli emigrati italiani ella si spese con indomita generosità, aprendo 67 tra scuole, ospedali e orfanotrofi in America e in Europa. Ovunque ella diffuse l'amore al Cuore di Gesù. Divenne cittadina statunitense nel 1909. Morì nel 1917 a Chicago; il suo corpo, mummificato, si trova nella St. Frances Xavier Cabrini Chapel. Ft. Washington Avenue, NY.
Il Santo Padre, Giovanni Paolo II, ha definito Madre Cabrini «la Missionaria della nuova evangelizzazione» per l’attualità del suo carisma e l’audacia con cui ha operato. Fu beatificata da Pio XI il 13 novembre 1938 e canonizzata da Pio XII il 7 luglio 1946. La festa liturgica inizialmente fissata al 22 dicembre, giorno della sua morte, nel 1961 è stata portata al 13 novembre. Pio XII, in data 8 settembre 1950, la costituiva «Celeste Patrona di tutti gli emigranti».
Grande è la venerazione e il rispetto di cui Madre Cabrini gode in tutto il mondo e soprattutto nelle Americhe.

SEMINARIO A CUBA

Cuba, 05/11/2010 - Giornata storica per la Chiesa cattolica di Cuba: nel tardo pomeriggio di mercoledì, nella capitale L’Avana è stato inaugurato il nuovo Seminario arcidiocesano. Presenti alla cerimonia il presidente della Repubblica Raul Castro, accompagnato dai ministri degli Esteri e della Cultura, e numerosi vescovi tra cui il cardinale dell’Avana Jaime Ortega y Alamino e il presidente della Conferenza episcopale cubana, monsignor Dionisio Guillermo García Ibáñez.

L’eccezionalità dell’evento è stata illustrata da monsignor José Félix Perez, segretario esecutivo della Conferenza episcopale cubana secondo cui «si è trattato di un evento molto significativo perché questo è il primo edificio di una certa ampiezza ad essere costruito dai tempi della Rivoluzione», ovvero dal 1959 quando Fidel Castro prese il potere. Da lì un periodo di sofferenza per la Chiesa: Castro espulse dal Paese un centinaio di preti, altri sacerdoti – tra i quali il futuro cardinale Ortega – vennero mandati nei campi di rieducazione e i beni ecclesiastici furono confiscati. L’inaugurazione del Seminario – «anticipata» nel 1998 dalla benedizione della prima pietra dell’istituto da parte di Giovanni Paolo II durante il suo viaggio nell’isola (21-26 gennaio) – rappresenta, secondo diversi osservatori, un ulteriore segno del miglioramento dei rapporti tra il governo cubano e la Chiesa cattolica. Da qualche mese, ad esempio, è in corso la liberazione dal carcere di 52 dissidenti proprio grazie alla mediazione della Conferenza episcopale.

E in questa occasione così significativa Benedetto XVI non ha mancato di far sentire la sua presenza con un messaggio apposito, firmato dal segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. Nel testo il Pontefice si è augurato che «che questo solenne evento possa essere un segno e uno stimolo per un rinnovato vigore in favore di un’accurata preparazione umana, spirituale e accademica dei futuri sacerdoti». Nel ringraziare per il loro «generoso contributo» quanti hanno reso possibile tale iniziativa, tra i quali va annoverata la Pontificia Commissione per l’America latina. Benedetto XVI invita i seminaristi di Cuba ad «identificarsi ogni giorno di più con i sentimenti di Cristo buon pastore» e ad essere al tempo stesso «testimoni audaci» dell’amore di Cristo come «autentici discepoli e missionari del Vangelo della salvezza».

Presenti all’evento dell’apertura della nuova struttura ecclesiale vi erano numerose delegazioni di vescovi da Stati Uniti (tra cui l’arcivescovo di Miami Thomas Wenski), ma anche di Messico, Porto Rico, Italia e Bahamas. Tra loro anche il presidente dei vescovi cubani, monsignor Dionisio Garcia, il nunzio apostolico a L’Avana, monsignor Giovanni Angelo Becciu, e una delegazione dei Cavalieri di Colombo, guidata dal responsabile internazionale Carl Anderson.

Situato a circa 17 chilometri a sud est di L’Avana, il Seminario, intitolato a San Carlo e a Sant’Ambrogio, ospiterà un centinaio di seminaristi e aprirà i battenti il 14 gennaio. Disposto su una superficie di quasi 22 ettari, la struttura – riferisce Radio Vaticana – conta su otto fabbricati predisposti come sedi dei corsi di teologia e filosofia oltre al rettorato, la biblioteca, l’aula magna e la cappella. I lavori per costruirli erano iniziati nel 2006 grazie ad alcuni finanziamenti da alcune chiese locali straniere, tra le quali la Conferenza episcopale italiana e quella statunitense.
(Fonte: Avvenire)


UNESCO: EDUCAZIONE SESSUALE FIN DALLA NASCITA

05/11/2010 - Il Catholic Family & Human Rights Institute (C-Fam) mette in guardia sul fatto che le Linee-guida di Educazione Sessuale pubblicate dell'UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) promuovono “un percorso di educazione sessuale ispirato a Kinsey, perbambini dalla nascita all'età di 5 anni. Esso istruisce i genitori a fornire ai bambini bambole 'anatomicamente corrette' con cui giocare, informarli delle diverse relazioni sessuali e favorire la masturbazione”. Lo scorso settembre un torrente di critiche salutò queste linee-guida sull'educazione sessuale volte a promuovere l'aborto legale e la masturbazione per bambini di cinque anni. L'intensità delle proteste spinse l'agenzia delle Nazioni Unite a farsi più cauta: il testo venne rimaneggiato per eliminare le frasi troppo esplicite, ma conserva un'appendice coi 'principi-guida' per genitori cui abbiamo fatto cenno.
Il fatto è che, spiega Terrence McKeegan del C-Fam, oggi l'UNESCO lavora in partnership con il Sexuality Information and Education Council of the US (SIECUS), braccio educativo del controverso Kinsey Institute. Alfred Kinsley, classe 1894, soprannominato Dottor Sesso, fu uno dei padri della rivoluzione sessuale in America e fondatore dell'omonimo istituto presso l'Università dell'Indiana. E' noto per il cosiddetto Rapporto Kinsey, due volumi in cui egli i comportamenti sessuali degli americani. I suoi critici lo accusarono di promuovere la pedofilia, puntando il dito sulla sua ricerca che documentava di adulti che si servivano di bambini per raggiungere l'orgasmo.
La Tavola 34 del libro di Kinsey  Sexual Behavior in the Human Male, pubblicato nel 1948, elenca il numero di orgasmi di bambini, alcuni di soli sue anni, realizzati in un periodo di 24 ore”, nota il Liberty Counsel, organizzazione no-profit statunitense che sostiene lalibertà religiosa, la santità della vita umana e la famiglia. Tale organizzazione fornisce assistenza legale gratuita alle vittime di abusi e ha assistito una donna, il cui pseudonimo è Esther, che sostiene di essere stata uno dei bambini degli esperimenti di Kinsey.


CORIGLIANO PREFERISCE IL PARADISO

E' in libreria il nuovo volume di Pippo Corigliano dal titolo “Preferisco il Paradiso”, ed. Mondadori.

01/11/2010 - Pippo Corigliano, senza abbandonare il senso dell’umorismo, attraversa la Sacra Scrittura e tratteggia uno schizzo del Paradiso che ci attende. Soltanto uno schizzo perché, osserva Corigliano, l’unico mortale che davvero in Paradiso c’è stato è stato San Paolo che ha visto cose che definisce indicibili…e quindi non ce le ha dette. E così dobbiamo accontentarci dei frammenti e delle immagini che l’Antico e il Nuovo Testamento ci hanno trasmesso.

Ma non si tratta soltanto di credere che la vita eterna c’è, occorre anche arrivarci bene. E qui Corigliano si avvale soprattutto dell’esperienza spirituale di san Josemaría Escrivá, il santo dell’ordinario, come lo qualificò Giovanni Paolo II. Attraverso i consigli appresi da questo santo sacerdote, Corigliano traccia un itinerario di cristianesimo vivibile nella vita di tutti i giorni, riempiendo di amore straordinario la vita ordinaria.
Pippo Corigliano non scrive un trattato, trasmette una sua ricerca personale cercando di non appesantire la lettura. “Se quanto dico risultasse noioso avrei sbagliato obiettivo. Questo libretto dovrebbe avvicinarci a Dio e quindi dovrebbe essere gradevole. Dio non è solo creatore, è anche creativo. Dio è un artista e le opere d’arte non stancano né annoiano. Se il Signore non annoia non si capisce perché devono essere noiosi quelli che parlano di Lui. Se sono noiosi è perché ne sanno poco. Perciò i santi erano affascinanti: avevano dimestichezza con Lui, vivevano con Lui.”
(Fonte: www.opusdei.it)



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