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IL PROBLEMA DEI NOMADI




di Rino Tartaglino





fonte: www.cattolicigenovesi.org



La decisione di Sarkozy di rinviare ai Paesi d'origine circa 700 nomadi ha suscitato reazioni negative da parte della Comunità europea, dei partiti della sinistra, delle associazioni che si occupano di immigrati e delVaticano. In Italia, il ministro Maroni ha indicato l'intenzione di applicare le stesse regole di Sarkozy, magari in forma più severa. Analoga situazione si verificata in Italia con le stesse valutazioni negative.

Qualcuno in Francia ha sollevato il dubbio che Sarkozy abbia agito con questo provvedimento di espulsione per guadagnare consensi che, secondo recenti sondaggi, sarebbero in ribasso. Il problema, indipendentemente dalle motivazioni politiche del presidente francese, esiste e deve trovare una soluzione. Premesso che il nomadismo presso le società così come sono organizzate non possa più essere espletato da nessun popolo. Gente che gironzola senza meta da un Paese all'altro senza avere un'attività che fornisca un reddito obbliga queste persone a vivere di elemosina, di assistenza o di attività illecite. Tutte cose che nella civile Europa non sono ammesse. Quindi, se si vuole risolvere il problema occorre che questi nomadi diventino stanziali, abbiano un lavoro, un casa dove abitare e rispettino le leggi come tutti i cittadini. Ogni Paese interessato dal fenomeno nomadi deve farsi carico di attuare questa integrazione. In Italia si devono integrare i nomadi italiani, in Francia i francesi e così via.

Se vi sono Paesi con un numero eccessivo di nomadi, sarà necessario un contributo europeo per giungere a soluzione. Tenere presente che l'integrazione come l'abbiamo definita, non è un'elemosina ma ha un costo che dobbiamo affrontare. La pretesa di accogliere tutti comunque come è avvenuto fino ad ora non solo non ha risolto il problema ma lo ha ampliato. Accogliere non vuol dire dare un piatto di minestra, dare una coperta e lasciare che si arrangino. Questa non è accoglienza è perpetuare un problema senza risolverlo.


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