Con le elezioni regionali saremo chiamati a decidere chi dovrà governare la Regione Liguria per i prossimi cinque anni. Ho messo il mio nome sotto il simbolo della Lega Nord che invito caldamente a votare. Saprete sicuramente quale terribile incubo gravi sulla nostra città, e cioè la costruzione di una grande moschea sulle alture del Lagaccio, quasi a simboleggiare l’ineluttabile signoria degli islamici sulla nostra popolazione, condannata ad essere occupata gradualmente da questi fanatici. Ma questo destino, che si vuole già archiviare tra i “fatti compiuti” può essere ancora evitato (come ad esempio è accaduto in Australia) a patto che i genovesi trovino il coraggio di compiere scelte coraggiose; inutile lamentarsi dopo, inutile sperare in salvataggi in “extremis” che esistono solo al cinema. Nel 1939, nessuno in Europa era disposto a combattere per la propria libertà; si pensava che, evitando la guerra ci si potesse salvare la vita. Andò a finire come ben sapete; la guerra ci fu egualmente e milioni di persone persero egualmente la vita, che speravano di salvare diventando schiavi. I recenti fatti della Nigeria, dove centinaia di cristiani sono stati uccisi in nome dell’Islam, provano sin troppo bene che, dove avanza questa religione le altre soccombono; non esiste un “islam moderato”; esso è un’invenzione della stampa di sinistra, di certo clero compiacente, di mercanti senza scrupoli che fanno affari sulla pelle dei poveracci. Il concetto di “moderato” è un’idea tutta occidentale e cristiana; illudere di potere far convivere le idee del diritto europeo, con la Legge Islamica, è una sciocca forzatura della realtà nonché del buon senso; è un invito all’invasione criminalizzando chi tenta resistervi, anziché usare i rigori della legge contro coloro che, sotto la copertura della moschea preparano il terreno al terroristi per intimidire gli abitanti, e la Spagna insegna. Non ripetiamo gli errori che sono già stati commessi dagli altri stati europei e che ora vivono con il pugnale islamico puntato alla gola, intimoriti e spaventati. Noi possiamo ancora salvarci a patto che buttiamo a mare ogni idea di buonismo e di falsa tolleranza e di utopistica eguaglianza. Uscire dal tunnel buio in cui ci ha cacciato la sinistra, pur di accaparrarsi nuove sacche di consenso elettorali, deve essere la vera priorità. Da molto tempo mi sono esposto per stroncare questo disegno criminale, producendo centinaia di documenti onde provare la realtà di questo pericolo. Riaffermo la mia qualità di cattolico praticante ed in tale veste sento il dovere di dissentire da quella politica conciliante e buonista, che si risolve nel fiancheggiare l'islam spacciando queste "uscite" come “dottrina della Chiesa”, mentre non è altro che l’ultimo rimasuglio di comunismo sessantottesco in cui crede solo qualche prete bislacco.
Per questo ed altri motivi, spero che non mancherete di darmi il vostro sostegno.
