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PROCREAZIONE: TORNA LO SCONTRO SULLA LEGGE N. 40



 

Tribunale di Firenze solleva dubbio di costituzionalità sulla fecondazione eterologa

06 ottobre, 19:31  -  ANSA

 

dichiarazioni varie e alcune considerazioni


di Paolo Deotto


”La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale (legge 40) con la quale si vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Lo hanno reso noto gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono i coniugi che hanno presentato la richiesta. L'uomo soffre di mancanza di spermatozoi causata da terapie fatte in adolescenza. Torna quindi alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita… In questo caso invece, per la prima volta, un giudice ordinario ritiene quindi costituzionalmente illegittimo il divieto di procreazione assistita di tipo eterologo, sospende il processo, e rimette gli atti alla Corte””       (fonte: ANSA)

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La notizia è fresca di stampa (o di televisione, per meglio dire) e di certo sarà utile tornarvi sopra a breve, per meglio approfondire le varie tematiche che ne scaturiscono. Di certo però una cosa è già ben chiara: un giudice ritiene “non manifestamente infondata” l’eccezione di incostituzionalità sulla norma fondamentale della legge 40, ossia il divieto di operare la fecondazione eterologa. Si ritiene “non manifestamente infondata” un’eccezione di incostituzionalità quando si presume che una norma di legge possa contrastare con le garanzie previste dalla Costituzione a tutela dei diritti dei cittadini.
Prima di esprimere alcune brevi considerazioni è opportuno riportare alcuni pareri, che ci sembrano ispirati, tra l’altro, da quel buon senso di cui si sta sempre più perdendo traccia.

ROCCELLA: SI VUOLE RITORNO A FAR WEST - "E' ormai evidente che nei confronti della legge 40 c'é un attacco di alcuni tribunali. Non su punti marginali ma puntando alla struttura della legge per smontarla. Si dica che si vuole tornare al Far West": è il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ad affermarlo dopo avere appreso dell'ordinanza che porta la legge 40 sulla fecondazione assistita in Corte Costituzione nella parte che riguarda l'eterologa. "Si vuole così colpire la volontà popolare perché, tra l'altro, l'eterologa era uno dei punti sottoposti al voto referendario" ha detto Roccella.
SCIENZA E VITA,ANCORA TENTATIVI CONTRO LEGGE 40  - "Ennesimo tentativo di stravolgere e delegittimare la Legge 40". E' quanto dichiara l'Associazione Scienza e Vita intervenendo in merito al rinvio alla Consulta della Legge. "Il ricorso alla fecondazione artificiale eterologa - dichiara il copresidente Lucio Romano - significa la costituzione di una cooperativa genitoriale, con l'immediata separazione tra identità biologica, identità sociale e naturale di un figlio. Il divieto di ricorrere alla fecondazione artificiale eterologa risponde a questo elementare criterio di riferimento". "Era prevedibile - conclude Romano - che dopo l'assegnazione del premio Nobel lo si usasse come strumento mediatico per presentare istanze quali la fecondazione artificiale eterologa. Richieste ampiamente rifiutate anche dalla consultazione referendaria popolare. Il tentativo reiterato di tornare alla situazione antecedente alla Legge 40 è chiaro".
SACCONI: NO A LOGICA SELEZIONE DELLA SPECIE - "L'ulteriore rinvio alla Corte costituzionale di un contenuto fondamentale della Legge 40 attinente la possibilità della fecondazione assistita con il patrimonio genetico di persone diverse dalla coppia induce a temere che alcuni settori ideologizzati della magistratura cerchino una sorta di rivalsa rispetto alla volontà parlamentare e popolare". Lo afferma in una nota il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. "La permanente attenzione a questi temi antropologici - dice Sacconi - non deve comunque sollecitare esasperate contrapposizioni di principio, ma una permanente riflessione sul rapporto tra la scienza, la tecnica e la difesa della dignità della persona. Credo vogliamo tutti aiutare le coppie non fertili, senza che ciò significhi entrare nella logica della selezione della specie. Il Governo - conclude il ministro - su questi temi ha una posizione espressa anche nella recente Agenda biopolitica cui ha fatto riferimento lo stesso Presidente del Consiglio".
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Da parte della sinistra si è fatto vivo Ignazio Marino, che ha – ovviamente – preso posizione a difesa del rinvio alla Corte costituzionale, facendo notare, tra l’altro, che “La legge è stata approvata sei anni fa con motivazioni puramente ideologiche, senza tenere conto né delle esigenze delle coppie con problemi di infertilità, né della salute delle donne”. In questa frase l’unica cosa chiara è che la legge è stata approvata sei anni fa (lo sapevamo già). In quale modo siano lese la salute delle donne o le esigenze delle coppie, è mistero nel quale non riusciamo a penetrare. Ma probabilmente, essendo noi alquanto scemi, sarà sufficiente una spiegazione da parte dell’on. Marino per illuminarci.
Intanto ci illumina, per inquadrare meglio la serietà con cui viene affrontato il problema, un’altra frase del sullodato esponente del PD: “…le coppie, che infatti vanno all'estero per essere assistite”. Il fatto che si vada all’estero per fare ciò che non è possibile fare in Italia non ci sembra un grosso argomento. Forse il Marino ignora che si va all’estero anche per fare “turismo sessuale”, riciclare danari sporchi, sfuggire alla giustizia, e mille altre piacevolezze. Ergo, è lecito chiedergli di usare argomenti un pochetto più intelligenti. Spes ultima dea.

In attesa di approfondire l’argomento, troppo importante per essere sbrigato in quattro righe, ci sono alcune immediate evidenze che non possono essere taciute:

1)      il Ministro Sacconi, con la prudenza che si addice a un membro del Governo, dice pudicamente che la faccenda “induce a temere che alcuni settori ideologizzati della magistratura cerchino una sorta di rivalsa rispetto alla volontà parlamentare e popolare". Poiché noi non facciamo parte del Governo, possiamo molto più facilmente affermare che siamo in presenza dell’ennesima espressione di quell’orgia di potere di una Magistratura che ormai vuole creare il diritto, definire il Giusto e l’Ingiusto, in una sorta di delirio di onnipotenza, in parte derivante da inquinamento ideologico, ma peraltro dovuto anche alla patologia a cui porta la convinzione di essere ormai “Princeps supra legem”
2)      al di là di considerazioni puramente giuridiche e/o politiche, è comunque chiara la follia ormai dilagante anche in questo campo. Né è un caso: qui si parla addirittura di procreazione, di qualcosa che è terribilmente affascinante, né usiamo l’avverbio a caso, perché la procreazione al di fuori del naturale rapporto amoroso tra uomo e donna, è uno dei sogni malati, o meglio, degli incubi, che un tempo alimentavano solo la fantascienza di serie B, ma che oggi fanno rinascere con prepotenza i deliranti desideri di “controllo” della generazione, o di selezione della specie che dir si voglia. Già Hitler aveva avuto lo stesso pensiero malato, sicché il nazismo conobbe tra l’altro il fenomeno, promosso dal regime stesso, dell’accoppiamento, a puri fini di fecondazione, di giovani donne tedesche belle bionde e non sappiamo che altro, con bei giovani uomini tedeschi, belli biondi eccetera, per generare tanti tedeschini ben selezionati, belli biondi eccetera. Era oltretutto un progetto idiota, perché non teneva alcun conto dei caratteri recessivi. Ma almeno, a dimostrazione della superiorità del nazismo sulle ideologie arruffone dei quattro imbecilli che pretendono di riscrivere norme etiche plurimillenarie, avevamo il rispetto della fisiologia umana, né ci si era scordati del fatto che per fare un bambino serve un rapporto tra uomo e donna, a prescindere da ogni altro ragionamento sull’amore che sia alla base di questo rapporto. Ma almeno si rispettava la natura.
3)      Tutta la vicenda mette anche in luce come il disastro sessantottino dello stravolgimento del linguaggio sia ben lungi dall’essere guarito. Da parte dell’Ignazio Marino si parla di “esigenze” delle coppie, di “salute delle donne”. Anche se chi scrive non è più giovanissimo, tuttavia par di ricordare che la salute delle donne non abbia nulla da temere da un normale rapporto sessuale dal quale derivi una gravidanza. Quali sono poi le “esigenze” delle coppie? Avere un figlio a tutti i costi? Già questo non è sostenibile, perché “avere un figlio” non è un diritto, ma al più un dono, ma in ogni caso riesce assai difficile capire come possa essere figlio di A e B un bimbo che nasca (tanto per fare un esempio) dalla fecondazione di un ovulo di B (perché A, per motivi vari, non ci riesce) con uno spermatozoo di C, salvo poi impiantare il tutto, che so, nell’utero di D. Poi cosa faremo: una festicciola a casa di E?
4)      Tutto insomma ne risulta stravolto. Come faceva notare la nostra bravissima Alessia Affinito, scrivendo circa l’assegnazione del Premio Nobel per la medicina, “l’essere umano non è più “colui” che nasce da un incontro, da un’esperienza, ma è prodotto al pari di altri, come una coca cola o un’automobile. E’ prodotto nel senso di previsto, di programmato e di acquistato”. Si apre la strada a futuri scenari da incubo, dove tutto troverà spazio, salvo l’amore tra l’uomo e la donna, da sempre di per sé stesso generatore di vita (“La donna genera ciò che Dio crea”. Lo ha detto Pio XII, che di certo non raggiungeva le vette di sublime saggezza di un Marino o di qualche altro radical chic, ma godeva tuttavia di una certa stima…). Un futuro con lindi laboratori a spese ASL in cui deliranti tecnici e scienziati preparino esseri umani, non ci garba davvero. Chi non è più giovanissimo, come chi scrive, ricorderà un famoso film di fantascienza, “Zardoz”. Consiglierei di rivederlo.

Ma infine, permettetemi una riflessione: in questa epoca di cretineria gioiosamente cavalcante, in cui tutti parlano di “diritti”, in cui è un “diritto” produrre bimbi, non importa come, in cui è un “diritto” (lo dice la Darty) avere l’ultimo modello di televisore al plasma, o di frigorifero elettronico, vogliamo soffermarci un attimo su un diritto, questo vero? Parlo del diritto che avrebbe ogni bimbo in stato di adottabilità di avere il calore di una normale famiglia, in cui crescere, in cui trovare e donare affetto.
Orbene, perché tante coppie sterili non indirizzano il loro desiderio di prole verso quei bimbi? Le associazioni che si occupano di affido e di adozione spiegano che i bimbi senza famiglia sono tanti, e che tante sono anche le coppie che non vengono ammesse all’adozione, perché nei colloqui preliminiari si constata come tali coppie cerchino, di fatto, il bimbo bello, sano, possibilmente biondo e riccioluto, e così via. Non cercano un bimbo per donare Amore, cercano un bimbo per avere un oggettino di trastullo, tanto carino.

L’egoismo sfrenato su cui si basa la nostra Società, di cui si fanno profeti gli imbecilli proclamatori di “diritti” a tutto spiano, questo egoismo è talmente contro natura da generare sempre più mostruosità. Tutto ciò che desidero è un diritto, ogni capriccio diviene oggetto di tutela da parte della legge. Anche una vita umana diventa un capriccio, non più da accogliere amorevolmente, bensì da pretendere, e da forgiare come un oggetto qualsiasi.
Sicché abbiamo raggiunto l’assurdo di una società che quotidianamente ammazza 463 bambini (media di produttività dell’esercizio del “diritto” di aborto), ma nel contempo pretende di farne altri con metodi innaturali. Abbiamo il quasi abbandono dell’adozione, ma in compenso la pretesa da parte delle coppie di pervertiti di adottare bambini. Ripeto: pervertiti. Gay non vuol dire nulla.

Amici miei, ma non stiamo per caso affondando nella melma di una profonda follia autodistruttiva?


PS: vorrei sottolineare un fatto: nonostante io sia cattolico, tradizionalista, borbonico, vandeano, reazionario, carogna (e poi aggiungete quello che volete, c’è spazio per tutti), non ho parlato di “morale cattolica”. Ho parlato di Natura e di buon senso. Vuoi vedere che, magari magari, la morale cattolica sia poi quella che difende anche la Natura e il buon senso?



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