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ISLAM: SIMBOLI MUSULMANI SUL “DRAPPELLONE” DEL PALIO DI SIENA



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da Corrispondenza Romana



Il palio senese del due luglio, tradizionalmente dedicato alla Madonna di Provenzano, è stato quest’anno funestato da un grave attacco alla tradizionale matrice cristiana della festa religiosa toscana.

Il Comune ha infatti commissionato la pittura del “drappellone” – il tipico stendardo del Palio – al pittore libanese di religione musulmana Ali Hassoun. Lo scandalo, ovviamente, non risiede tanto nella religione professata dal pittore ma nel contenuto iconografico e simbolico della sua opera. L’artista ha infatti raffigurato Maria – che, stando alle norme che regolano la stesura della tela, dovrebbe essere rappresentata all’apice, nell’atto di vegliare sulla città – con in capo una corona ove compaiono la mezzaluna islamica e la stella di David. Sotto di lei si staglia un san Giorgio con tanto di Kefiah – la somiglianza con un guerriero saraceno è indubbia – nell’atto di trafiggere un drago.

La diocesi si è espressa mediante il portavoce del vescovo Antonio Buoncristiani, diffondendo una nota che anticipa una valutazione. «L’opera di Hassoun è permeata da un profondo afflato religioso, che si richiama a diverse tradizioni», scrive la diocesi, ma «problematico è l’inserimento sulla corona della Vergine della Mezzaluna, simbolo dell’Islam, e della stella di Davide, effigie dell’Ebraismo». Una dichiarazione più energica è invece giunta da Monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino e Montefeltro, che ha definito i simboli «inaccettabili per una autentica coscienza cristiana».

Definire la tela esclusivamente “sincretista” potrebbe però apparire riduttivo. Come ricordato da Antonio Socci su “Libero” di giovedì primo luglio, l’artista ha infatti trascritto vicino al volto di Maria la sura 19 del Corano, in cui
la Madonna viene celebrata come madre di Gesù. È però sufficiente una basilare conoscenza dell’Islam per comprendere che il Gesù coranico è un semplice profeta, e non il vero Figlio di Dio, «Cosicché – aggiunge Socci – abbiamo una icona che dovrebbe essere cristiana e celebrare la Madre di Dio, nella quale invece si celebra la Maria del Corano». Il “drappellone”, quindi, dietro l’apparenza del politicamente corretto, intende celebrare una figura di chiara ascendenza islamica.


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